Le LE TRE FIERE DI DANTE IN PASOLINI: DALLA DIVINA COMMEDIA ALLA DIVINA MIMESIS
In: Estudios Románicos, Jg. 31 (2022-05-01)
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La Divina Commedia si propone, durante la crisi ideologica degli anni ’50, tramite gli studi di Gianfranco Contini e di Antonio Gramsci, come modello autoriale, esistenziale e politico e come modello plurilinguistico, ai quali si unisce, a partire dal 1957, il concetto di Mimesi di Auerbach, già profeticamente sensibile all’avvento del neocapitalismo degli anni ’60, coincidente in modo non casuale con il trionfo della neoavanguardia e del Gruppo 63. Testimone artistico dell’agonica lotta contro tale avvento è La Divina Mimesis, incompiuto rifacimento del poema dantesco, in cui Pier Paolo Pasolini raffigura la crisi della sua poetica mimetica nell’incontro fra il suo io degli anni ’50 e quello degli anni ’60. La caratterizzazione delle tre fiere costituisce un quadro sociolinguistico in cui l’autore-attore non rinuncia alla dialettica allegorica, individuando, in ognuna di esse (lonza-illusione, leone-superbia, lupa-conformismo), i mali che riconosce in sé e nella realtà.
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Le LE TRE FIERE DI DANTE IN PASOLINI: DALLA DIVINA COMMEDIA ALLA DIVINA MIMESIS
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Autor/in / Beteiligte Person: | Cristina Coriasso Martín-Posadillo |
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Zeitschrift: | Estudios Románicos, Jg. 31 (2022-05-01) |
Veröffentlichung: | Universidad de Murcia, 2022 |
Medientyp: | academicJournal |
ISSN: | 0210-4911 (print) ; 1989-614X (print) |
DOI: | 10.6018/ER.501791 |
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